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Consiglio Comunale 28 aprile 2015


Martedì 28 aprile alle ore 18, presso la casa comunale, in Via Antonio Medicina 88, si svolgerà il Consiglio Comunale con il seguente ordine del giorno:

  1. designazione degli scrutatori
  2. interrogazione, di Francesco Poirè, “Area recintata Via Fico Ruemà”
  3. approvazione regolamento consulta comunale per le attività produttive (allegato)
  4. approvazione regolamento consulta comunale del sociale (allegato)
  5. accordo di programma 2012 – 2015 per il trasporto pubblico locale nel bacino “TG” – approvazione (allegato)
  6. approvazione del piano finanziario per la determinazione dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani e per la determinazione delle tariffe della TARI per l’anno 2015
  7. Imposta Unica Comunale (IUC) approvazione delle tariffe per l’applicazione della TARI – anno 2015
  8. approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio 2014 (allegatorelazione della Giuntaconto economicoconto del patrimonio – documentazione)

Quanto ci costano i rifiuti?

Questa sera (venerdì 14 novembre, ore 18) ci sarà un incontro pubblico, a Mignanego, per capire meglio cosa succede con l’attuale gestione dei rifiuti che produciamo. Abbiamo organizzato questo momento insieme con le altre liste di opposizione della Valpolcevera perché la gestione dei rifiuti sarà presto unificata. Andremo verso una gestione oculata, nella direzione rifiuti zero? Purtroppo pare di no: ancora una volta i nostri amministratori tirano al ribasso, senza misure per la riduzione dei rifiuti e con metodi di raccolta che hanno notoriamente fallito in tutta Italia.

Se aggiungiamo i recenti scandali ai vertici di AMIU (Grondona concedeva appalti in cambio di sesso), oltre a quelli che riguardano il dimissionario Pietro D’Alema (nipote di Massimo) il quadro è decisamente preoccupante.

In questo contesto, abbiamo bisogno di formulare proposte innovative da portare alle nostre amministrazioni. L’appuntamento è alle 18 a Mignanego, in Via Piave 54, presso il teatrino San Giuseppe. Al termine dell’incontro, ci sarà un aperitivo con degustazione di prodotti locali.

L’evento è organizzato da:

Ecco cos’abbiamo trovato nel cassonetto

Sabato scorso abbiamo svuotato due cassonetti ed abbiamo differenziato il contenuto. Non è stato piacevole ma alla fine abbiamo constatato che la parte differenziabile era circa l’80%. Una menzione particolare merita la quantità di cibo ancora “sano” che abbiamo trovato.  Ecco la  video intervista al nostro candidato sindaco:

Leggi anche, nel programma, le nostre proposte per una Gestione Corretta dei Rifiuti a Serra Riccò.

Rifiutiamoci!

Sabato 17 maggio, ore 16, giardini Tavola Bronzea (ex Spirit).
Rifiutiamoci! di continuare a rovinare il mondo. Rifiuti Zero a Serra Riccò
Gestire in maniera superficiale i rifiuti significa pagare tasse elevate ed ingiuste, aumentare la probabilità di ammalarci e soprattutto scaricare sulle spalle dei nostri figli un debito ecologico. Inoltre non c’è motivo di pensare che una gestione anche migliore di quella, ad esempio una porta a porta parziale, risolva radicalmente il problema dei rifiuti a Serra Riccò. Continua a leggere Rifiutiamoci!

Gestione corretta dei rifiuti

La situazione attuale

La gestione dei rifiuti solidi urbani a Serra Riccò è causa di molti gravi problemi. Paghiamo circa un milione di euro all’anno per la raccolta e lo smaltimento: questa cifra, che si traduce in tasse pesanti ed indiscriminate per tutti i cittadini, è tra le più alte del bilancio. La legge regionale ci impone di raggiungere il 65% di raccolta differenziata mentre siamo fermi al 17% e veniamo puniti con una multa (ecotassa), che di nuovo si ripercuote sulle nostre tasche. La gestione è affidata ad AMIU e la trasparenza, lascia molto a desiderare. I rifiuti vengono conferiti nella discarica di Scarpino, uno dei luoghi più inquinati e più inquinanti d’Italia, inevitabilmente e giustamente al centro di un’enorme bufera legale appena cominciata.
Possiamo smettere di essere complici di questo sistema che non funziona e che condiziona in maniera pesantissima l’ambiente in cui vivranno i nostri figli e le generazioni a venire. Il Comune dispone già di uno studio dettagliato sulla gestione dei rifiuti ma l’attuale amministrazione ha scelto deliberatamente di non portare a compimento l’obiettivo. Dobbiamo invece essere determinati a cambiare paradigma e alle intenzioni far seguire passi concreti nella direzione Rifiuti Zero.
L’esempio da seguire è quello del Comune di Ponte nelle Alpi (BL) che, in poco tempo, ha raggiunto un livello di raccolta differenziata dell’88% (uno dei più alti d’Italia). Si tratta di un comune morfologicamente e demograficamente simile al nostro.

Verso Rifiuti Zero

Adotteremo, su scala locale, i dieci passi proposti dalla legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero:

  1. Separazione alla fonte: un vero coinvolgimento degli abitanti della nostra comunità è ancora tutto da creare e sarà il primo passo della nostra azione.
  2. Raccolta porta a porta: adotteremo progressivamente l’unico sistema che ha mostrato di funzionare veramente per la raccolta differenziata spinta, il porta a porta, in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70% e risparmi considerevoli per il comune.
  3. Compostaggio: offriremo la possibilità a tutti, anche ai residenti delle zone cittadine, di fare il compostaggio in impianti collettivi (e non solo a livello domestico come avviene ora). Avvieremo inoltre un servizio di smaltimento degli scarti di potatura e sfalci d’erba che attualmente finiscono nel circuito dei rifiuti indifferenziati.
  4. Riciclaggio: i materiali ottenuti da una raccolta differenziata capillare sono di alta qualità. Si tratta delle cosiddette “materie prime seconde” che hanno un loro mercato da sfruttare.
  5. Riduzione dei rifiuti: oltre a differenziare meglio abbatteremo la quantità di rifiuti prodotti, tramite:
    azioni collettive, ad esempio valutando metodologie per la riduzione della pressione fiscale agli esercizi che producono meno rifiuti e vendono prodotti sfusi o alla spina, creazione di circuiti di scambio e riuso, circuiti di recupero e riduzione degli sprechi e delle eccedenze
    promozione di buone pratiche individuali (iniziando dalle istituzioni)
  6. Riuso e riparazione: realizzazione di un centro per la riparazione, lo scambio ed il riuso di beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, che vengono riparati, riutilizzati scambiati e venduti.
  7. Tariffazione puntuale: dopo un periodo di porta a porta, indicativamente di un anno, attiveremo una tariffazione puntuale. In questo modo gli abitanti pagheranno in base alla quantità ed alla qualità della separazione.
  8. Recupero dei rifiuti: spingeremo per realizzare, in collaborazione con i comuni limitrofi, un impianto di recupero e selezione dei rifiuti non differenziati, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla raccolta differenziata. Impedire che rifiuti tossici possano essere inviati in discarica.
  9. Riprogettazione: realizzeremo un’analisi dettagliata – attualmente assente – del residuo non differenziato per migliorare la gestione.
  10. Azzeramento rifiuti: Serra Riccò sarà un esempio virtuoso per il raggiungimento, entro il 2020, dell’azzeramento dei rifiuti. La strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio: Rifiuti Zero, innescato dalla raccolta porta a porta, diviene a sua volta un “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.

Discariche abusive

Le discariche abusive sono un problema in diversi punti del nostro territorio e possono essere gestiti efficacemente, con alcuni semplici interventi:

  • campagne informative diffuse e periodiche
  • cartelli informativi: non basta scrivere “vietato scaricare rifiuti”, indicheremo un’alternativa
  • in casi specifici e, ad integrazione della campagna informativa, si valuterà l’eventuale installazione di sistemi di videosorveglianza quali deterrenti

Torna al programma della lista civica ViviAMO Serra Riccò.

Un giorno senza rifiuti e il piano regionale…

9 aprile: un giorno senza rifiuti

E’ molto semplice aderire: per un giorno impegnati a non produrre rifiuti.  Basta cominciare dagli atteggiamenti più semplici: non comprare acqua in bottiglia, riusa le borse della spesa, prendi il caffè in una tazzina che sarà lavata invece che buttata. Sul sito dell’iniziativa, di origine statunitense, ci sono altri validi consigli.

E da noi? Continua a leggere Un giorno senza rifiuti e il piano regionale…