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Scuola di Valleregia: cronistoria di un fallimento


Con la (s)vendita della scuola di Valleregia, ultimo presidio pubblico comunale,  il Comune di Serra Riccò abbandona definitivamente la frazione. Come siamo arrivati a questo punto? La sensazione è che non ci sia mai stata la volontà di ripristinare l’edificio e metterlo in uso con un ruolo pubblico (non abbiamo notizia di tentativi di partecipazione a bandi di finanziamento, per fare un esempio). L’unico desiderio manifesto è stato quello di far cassa: “Finalmente ci liberiamo di questo rudere” ha esclamato il Sindaco in Consiglio il 31 luglio 20141.
E quei pochi soldini – pare siano 170 mila € ma la cifra esatta ci verrà comunicata in Consiglio domani – sono già stati spesi per riparare ai danni delle alluvioni: la scuola non tornerà indietro e il suo misero valore ce lo siamo speso in tapulli2. L’anno prossimo ci ritroveremo nelle stesse condizioni e venderemo un altro pezzo?

In tutto questo la mancanza di trasparenza l’ha fatta da padrone: Continua a leggere Scuola di Valleregia: cronistoria di un fallimento

Servizi sociali e scolastici


I servizi sociali e scolastici sono la colonna portante della nostra società. L’istruzione, l’educazione, il sostegno delle fasce sociali più deboli, la riattivazione di persone in difficoltà, la lotta contro l’emarginazione sociale, la prevenzione alla devianza, il supporto alle persone anziane sono solo alcuni dei temi con i quali chi vuole migliorare la qualità della vita di tutti deve confrontarsi. E non sono problematiche solo di alcune persone, tutti possiamo trovarci, da un momento all’altro in una situazione difficile anche se pur momentanea.
Creare una comunità umana educativa e solidale è uno dei principali obiettivi del nostro intervento nell’amministrazione comunale.
La “nuova povertà” dovuta alla precarietà o all’assenza di una occupazione, la marginalità sociale a cui è soggetta una parte della popolazione, lo scarso incentivo del lavoro locale, l’assenza di un adeguata offerta per il tempo libero e la socializzazione dei giovani e delle persone anziane sono le problematiche principali alle quali noi vogliamo dare una risposta.
Crediamo infine che le strutture socio/educative e la loro organizzazione non soddisfino più le nuove esigenze dei ragazzi e delle famiglie.
Le nostre proposte per migliorare il sistema sociale e scolastico sono:

Politiche sociali e culturali

  • creazione di una consulta che coinvolga tutti gli operatori e gli utenti che partecipano direttamente o indirettamente nei servizi socio/educativi per la creazione di una rete
  • stesura di un Piano Regolatore Sociale (PRS) attraverso le proposte e la partecipazione di tutti i cittadini interessati
  • apertura di uno sportello di consulenza multidisciplinare di sostegno alla famiglia e all’individuo
  • creazione di un centro socio/culturale multidisciplinare dedicato alla formazione e alla condivisione
  • attivazione di percorsi formativi e di borse lavoro per incentivare la produzione agricola e artigianale locale, il recupero di antichi mestieri, l’apprendimento di nuove professionalità facilitando la riattivazione sociale e l’inserimento lavorativo coinvolgendo le aziende, gli agricoltori e gli artigiani presenti sul territorio
  • creazione eventi, sagre e feste per facilitare, in particolar modo, la socializzazione dei giovani, dei bambini e degli anziani della zona
  • mantenimento e, se possibile, l’ampliamento dei sussidi e dei contributi familiari soprattutto alle fasce più deboli
  • prolungamento e ampliamento delle fasce di età dei centri estivi per ragazzi
  • creazione di attività estive per anziani
  • contributo a sostegno delle persone anziane sole
  • attivazione del servizio domiciliare (creazione di una rete di sostegno pratico e psicologico nella gestione economico/amministrativo e delle commissioni quotidiane)
  • incentivare “l’invecchiamento attivo” con l’organizzazione di eventi ludici, borse lavoro e il volontariato
  • realizzazione di un libro che coinvolga gli anziani del territorio per la trasmissioni dei saperi e delle esperienze del passato (guerra, resistenza, metodi di agricoltura, detti popolari, usanze etc..)
  • presentazioni di libri e biblioteca condivisa (book crossing)
  • attivazione di corsi di formazione (riciclo, funzionamento amministrazione comunale, antichi mestieri, riparazione domestica, etc..)
  • promuovere gruppi di parola per figli di genitori separati

Istruzione

  • creazione del consiglio CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI, coinvolgimento attivo degli insegnanti e dei genitori alle questioni riguardanti l’istruzione
  • modernizzazione e integrazione dei sistemi informatici sulla base delle esigenze manifestate dalle scuole
  • miglioramento e ampliamento del servizio mensa (favorendo l’impiego di prodotti locali quando è possibile)
  • promuovere l’attivazione di nuovi corsi extrascolastici artistici, culturali e corporei: lingua genovese, educazione agricola, informazione sulla raccolta differenziata, yoga, musicoterapia, osservazione astronomica (creazione di un’area apposita), etc..
  • incentivare la trasmissione dei saperi e l’interazione intergenerazionale (anziani/bimbi)
  • rafforzamento e supporto del tempo pieno attivo
  • strutturazione del prescuola
  • coinvolgimento dei genitori e degli alunni all’abbellimento delle strutture scolastiche
  • creazione di un centro informativo per servizi all’infanzia
  • incentivare nuove forme di sevizi all’infanzia ed alla genitorialità, individuali e collettivi (micronidi familiari, tagesmutter e baby parking)

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Una scuola in Villa Serra ? No, meglio una SPA!

La scuola è un punto critico anche per il comune di Serra Riccò, a questo proposito ripubblichiamo un articolo del comitato indipendente per Sant’Olcese circa la destinazione di Villa Serra.
Visto che villa e parco sono gestiti da un consorzio di cui il nostro comune è membro, perché non considerare l’opzione scuola? Potremmo almeno valutarla. E invece no, argomento tabù. Sembra che le nostre amministrazioni abbiano dimenticato il loro compito, servire i cittadini, ed abbiano scelto come obiettivo principale l’inseguimento del profitto a tutti i costi. Che poi il profitto non coincida esattamente con il benessere dei cittadini evidentemente non è un problema che interessa non li tange.

Noi siamo qui per cambiare questo andazzo.

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Si fa di tutto in Villa Serra: Auditorium, Palestre, alberghi. A nessuno viene in mente di farci una scuola. Eppure l’elementare Matteotti sta cadendo a pezzi e la media Ada Negri è ospitata da un condominio. L’ultima trovata è la realizzazione di un Centro Benessere ancora da affidare. Ben cinquecento metri quadri di cui non si sa ancora se fregherà qualcosa a qualcuno, si sta compiendo un’indagine esplorativa. In cinquecento metri quadri ci escono cinque classi ed un’aula magna, ma chissenefrega: la scuola non porta soldi, la SPA sì.
Non si tirino fuori cazzate del tipo Villa Serra è un consorzio, ci sono tre comuni e stupidaggini simili: la scuola potrebbe essere aperta anche a bambini delle zone del comune di Genova confinanti con Sant’Olcese ed ai bambini di Serra Ricco come già si fa per il nido e tutte le altre scuole: manca la volontà politica. I bambini, i…

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